Gli italici formano una comunità globale
di 250 milioni di persone nel mondo.

CHI SONO GLI ITALICI?

Il progetto si rivolge agli Italici, la comunità globale che comprende i cittadini italiani in Italia e fuori d’Italia, i discendenti degli italiani, gli italofoni e gli italofili. A questi si debbono inoltre aggiungere gli stranieri che risiedono, lavorano e studiano in Italia.

La comunità italica ha un’identità globale che si esprime in un modo unico di rapportarsi agli altri, di condurre affari e di riconoscersi in un certo tipo di arte e cultura; è un’identità che va oltre la mera costituzione risorgimentale della nazione: si tratta di un sistema di valori, di una soggettività che non dipende esclusivamente dal presente, anche se da esso trae alimento, ma che ha alle sue spalle 2000 anni di storia e l’obbligo e la speranza di potersi proiettare nel futuro.

Per questa ragione abbiamo sentito la necessità di una Schola, un luogo di formazione e ricerca, che dia alle avanguardie di questo movimento maggiore coscienza e argomenti di discussione. Per questo alla Schola si stanno affiancando una piattaforma digitale – Italica.Net (https://www.italicanet.com/), premessa di una rete globale – e un’Associazione internazionale in via di costituzione.

L’IDENTITÀ ITALICA
L’IDENTITÀ ITALICA

La comunità italica ha un’identità globale che si esprime in un modo unico di rapportarsi agli altri, di condurre affari e di riconoscersi in un certo tipo di arte e cultura; è un’identità che va oltre la mera costituzione risorgimentale della nazione: si tratta di un sistema di valori, di una soggettività che non dipende esclusivamente dal presente, anche se da esso trae alimento, ma che ha alle sue spalle 2000 anni di storia e l’obbligo e la speranza di potersi proiettare nel futuro.

L’analisi empirica di questi anni ha portato a scoprire una vera e propria business community italica, che non è riducibile alla rete composta dall’export del Made in Italy ma è costituita da migliaia di aziende fuori dai nostri confini ispirate al gusto e al modo di fare degli italiani; è questo un primo territorio di sostegno degli ideali italici che occorre sviluppare e su cui bisogna lavorare. Tuttavia quelli che devono essere maggiormente sviluppati in questa fase sono gli aspetti politici e identitari; ed è proprio la consapevolezza d’una coscienza italica che sembra necessario alimentare al fine di migliorare tanto i flussi comunicativi generati dalla cultura italica, quanto i flussi economici che inevitabilmente accompagnano i primi. Per questa ragione abbiamo sentito la necessità di una Schola, un luogo di formazione e ricerca, che dia alle avanguardie di questo movimento maggiore coscienza e argomenti di discussione. Per questo alla Scholasi stanno affiancando una piattaforma digitale – Italica.Net (https://www.italicanet.com/), premessa di una rete globale – e un’Associazione internazionale in via di costituzione.

ITALICITÀ E FUTURO:

Oggi la globalizzazione, la confusione dei confini e i complessi fenomeni migratori – il mondo liquido per dirla con Zygmunt Bauman – conferiscono agli italici compiti e potenzialità di grande prospettiva.

Gli italici rappresentano gruppi e comunità in qualche misura postnazionali, segnati da identità, appartenenza e cittadinanza declinate al plurale; sono caratterizzati da un forte tasso ibridazione di culture, ed è così anche per i servizi che producono, i prodotti, e i modi e mezzi di produzione che utilizzano (economie di piattaforma). Essi sono di fatto un pezzo rilevante delle nuove figure sociali che derivano da una costituzione sempre più glocale del mondo; la loro esperienza è simile a quella che si realizza in molte altre comunità – pensiamo alla rete della Hispanidad o alla diaspora cinese in molti paesi d’Occidente. Per questi valori di assoluta modernità, essi rappresentano un esperimento sociale notevole che si proietta nel futuro e hanno un marcato interesse nella ricerca di nuovi confini per le idee di comunità e di statualità. Investendo su queste idee e in particolare sulla reazione dei giovani ad esse, Scholaintende dare un contributo alla definizione di nuove categorie della geopolitica del futuro.